Dedicata a S. Maria Assunta, che sicuramente costituisce l'edificio religioso principale del Paese. L'anno della sua fondazione resta sconosciuto, anche se gli storici ritengono che essa possa risalire ala metà del XI secolo, epoca normanna, che successivamente fosse stata ampliata dalla contessa Adelasia, signora di Polizzi e nipote del Re Ruggero. La chiesa che fu rimaneggiata a partire dal XVI secolo e fino al 1877, presenta ancora elementi che risalgono alla struttura originaria, visibili sul lato destro, dove è collocato il porale gotico chiaramente e due pregevoli finestre ogivali.
L'esterno si presenta in tutta la sua bellezza e maestosità caratterizzata dal portale già citato, dall ampia scalinatad'accesso e di possenti campanli angolari. All' interno sono custodite numerose opere di grande pregio, tra le quali spicca un quattrocentesco trittico fiammingo attribuito a Roger Van der Weiden che raffigura la Vergine con il Bambino. Un altro trittico molto importante è quello della Visitazione, realizzato nel 1519 da Johanns de Matta. Sull' altare maggiore è ubicata la statua della Vergine de 1508, realizzata da Giuliano Mancino, che faceva in origine parte di un polittico che fu successivamente smontato e di conseguenza disperso.
Di rilievo sono anche le opere di scuola gaginesca e di artisti come Giuseppe Salerno, Bartolomeo Berrettaro, Francesco del Mastro e Filippo Quattrocchi. Nella cappella di San Gandolfo si conserva parte del quattrocentesco sarcofago in marmo realizzato da Domenico Gagini per conservare le spoglie del Santo patrono di Polizzi oggi collocate nella spettcolare urna d'argento. Questa è conservata all' interno del tesoro, dove è anche custodito un prezioso ostensozio d'argento di Nibilio Gagini del 1586. Va inoltre ricordato il pregevole organo settecentesco.