Opera di Nibilio Gagini, del 1586, al centro si può ammirare l'ultima cena. Seguono figure con Cristo e con gli apostoli in graziose colonnine. L'ostensorio è considerato uno dei più alti capolavori di Nibilio Gagini. E' stato rimontato negli anni 70'.
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Opera del 1519, da Joannes de Matta. La veste di Maria è paragonata alla statua di Sant' Orsola con gli stessi colori e con identico autore. Il quadro Raffigura la Vergine con Santa Elisabetta. Precedentemente custodito nella chiesa del Piano.
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E' ritenuto il più bel quadro fiammingo di Sicilia; attribuito al Memling o al Van Eyche o al Van der Weyden.Raffigura nel pannello centrale la Vergine ammantata di rosso con il Bambino sulle ginocchia, intento a scorrere un libro, seduta su trono sotto un baldacchino, affiancata da quattro angeli musicanti, due per parte.Nei pannelli laterali vi sono due Sante Vergini, a sinistra S. Caterina d'Alessandria, a destra S. Barbara.. Collocato inizialmente nella Chiesa di S. Maria di Gesù dei PP. Minori Osservanti, il suo arrivo a Polizzi è avvolto nella leggenda.
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Custodito nella cappella di San Gandolfo, grazie alla salvaguardia dell' Arciprete Forti, raffigura la Vergine tra i santi Francesco e Antonio, opera del 1524. Precedentemente era custodita presso la chiesa di San Francesco, opera di notevole importanza anche l'arco al di sopra che raffigura la vita dei due santi.
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Opera del 1482, svolta da Domenico Gagini. Sulla lastra principale è raffigurato San Gandolfo Morente, mentre nella predella immagini di angeli di Maria Vergine e delle scene della vita del Santo. L'opera è stata rimontata negli anni 70'.